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Dalla sua nascita, avvenuta nel 1936, ad oggi l'Istituto ha costruito, acquisito e conservato una moltitudine di strumenti scientifici utilizzati in varie attività di ricerca.
Nell’ambito della recente riorganizzazione dell'Unità Funzionale SISMOS, avvenuta all’inizio del 2008,  è stato avviato il primo censimento degli strumenti storici posseduti dall'INGV. Ciò consente sia l’inventariazione, sia la quantificazione economica e culturale  di  tale  patrimonio. L'occasione permette anche di valutare quanti e quali strumenti dovranno essere sottoposti a restauro. Di qui nasce la necessità della creazione all'interno di SISMOS di un proprio Laboratorio di manutenzione e restauro. 


La missione del  Laboratorio prevede due tipi di attività:

  • restauri conservativi e funzionali nonchè pulizia periodica e non invasiva degli strumenti;
  • supporto tecnico nella realizzazione di mostre temporanee.
 

Gli spazi si articolano in diversi settori: laboratorio di pulizia materiali, area diagnostica, laboratorio di analisi non invasiva e locali per operazioni di restauro vero e proprio. Si  restaurano  strumenti di: Sismologia, Topografia e Geodesia, Magnetismo terrestre, Meteorologia,  Astronomia,  Fisica,  Elettromagnetismo,  Misure,  Ottica.
Il Laboratorio opera con strumentazione e in ambienti rispondenti alle attuali normative ecologiche e di sicurezza sul lavoro. Dispone  di spazi ad uso deposito, per la ‘prima accoglienza’ dei materiali provenienti da altre sedi INGV o da enti convenzionati e di spazi per riprese fotografiche e video.
 Il restauro conservativo permette di valorizzare l'esistente che trovasi già in accettabili condizioni generali, restituendo piena fruibilità ad oggetti che abbiano subito alterazioni  per cause storiche o naturali. Elimina gli effetti  del degrado recuperando l'opera storica per renderla maggiormente stabile e per inserirla in un nuovo regime di vita mirato alla prevenzione e all'arresto delle incurie e delle patologie subite.
Il restauro funzionale di uno strumento (considerato oggi come documento)  è da considerarsi  in più anche un 'procedimento storiografico' a tutti gli effetti: esso permette infatti di rilevare, attraverso le analisi delle attività, l'inventiva degli ideatori e l'operato dei costruttori, nel contesto tecnologico e concettuale del tempo. Permette inoltre di recuperare  competenze perdutesi durante il corso del tempo e  in seguito all'evoluzione degli interessi industriali. A questo proposito, attraverso una collaborazione con la  Mediateca  di SISMOS e con il settore  Ricerca e recupero dei sismogrammi storici  sono programmate interviste in video di ricercatori e tecnici anziani in Italia e all'estero, al fine di riempire vuoti di conoscenza soprattutto pratica, in merito alla costruzione e alla manutenzione di strumenti oggi considerati storici.
Ad ogni strumento è associata una scheda informatizzata, corredata da immagini fotografiche, redatta secondo le norme catalografiche nazionali: questo consente l’interscambio delle informazioni fra i diversi soggetti che operano nel settore della catalogazione. Le schede saranno raccolte in cataloghi che SISMOS inserirà nelle proprie pagine web dedicate al museo virtualeaccessibile ad una utenza remota diversificata.

Staff

Giulio Lozzi (Resp. dal 2012)
Sandro Franceschelli
Emanuele Frocione
 
Alessio Mautone
 
Corrado Thermes
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